Stipula dell’atto pubblico: guida fai da te per capire quali documenti ti possono servire

Avere un’agenzia immobiliare a Formia e nel Golfo di Gaeta  è un vera sfida , e sai perché?  Forse non ci crederai ma vendere un immobile  è più complicato che in altre province (almeno sotto il profilo della documentazione necessaria)

Uno dei motivi è la variegata natura delle tipologie immobiliari, infatti si passa dall’appartamento, al terreno, dalla villetta al locale commerciale. Ci imbattiamo quotidianamente con questioni legate alle prelazioni, alle servitù e come se non bastasse alle ultimissime normative in materia immobiliare.  

In questa complessità vorremmo almeno esserti utile, soprattutto se stai pensando di vendere il tuo immobile e non sai da che parte cominciare . Se stai cercando di vendere la tua villetta con giardino, un terreno agricolo, il tuo appartamento con terrazzo o, in generale, una tua proprietà ma hai poca o addirittura nessuna esperienza in ambito di “burocrazia immobiliare”, potresti avere qualche difficoltà a capire quali documenti ti possono servire per stipulare un atto pubblico. Non è certamente colpa tua, infatti i cavilli, le carte necessarie e la burocrazia in generale sono spesso misteriosi per i non addetti ai lavori, non soltanto in ambito immobiliare naturalmente.

Ecco una guida fai da te per capire quali sono i documenti necessari alla  stipula finale di vendita:

1)Titolo di provenienza (che può essere compravendita, donazione o successione) oppure compravendita del terreno e concessioni edilizie per la costruzione del fabbricato

2) Visura catastale e piantina catastale aggiornata

3) Concessioni con cui sono stati costruiti i fabbricati (se non sono già menzionati nell’atto). Nel caso in cui il fabbricato fosse stato costruito prima del 1° settembre 1967, non vi è l’obbligo di citare la concessione in atto; vanno invece inserite tutte le modifiche successive come i condoni e le varianti al progetto originale.

4)Certificato destinazione urbanistica del terreno (se è presente terreno nella compravendita)

5) APE (attestato di prestazione energetica)

6) Visure ipotecarie (che attestino l’assenza di ipoteche e/o atti pregiudizievoli). Nel caso in cui il compratore stia facendo un mutuo è necessario redigere visure ventennali, ovvero che coprono il ventennio precedente al momento.

7) Certificato di Agibilità se presente. Altrimenti, pur potendo promettere in vendita l’immobile, è necessario che l’acquirente sia a conoscenza della mancanza di questo certificato e che vi siano i requisiti per ottenerla anche successivamente. Ecco i requisiti per ottenere l’agibilità del fabbricato:

        Conformità urbanistica
        Conformità degli impianti elettrici/idrici
        Collaudo statico
        Accatastamento del fabbricato
        Certificato salubrità degli ambienti

Il nostro consiglio è comunque quello di rivolgersi ad un professionista del settore immobiliare, perché non è facile districarsi e orientarsi da soli fra cavilli, documenti e burocrazia. L’intervento di un esperto del settore, in questo caso di una buona Agenzia Immobiliare, oltre ad essere spesso fondamentale per fare tutto secondo le regole ed evitare situazioni di stress, ti aiuterà anche a procurarti tutti i documenti che ti servono facendoti risparmiare tempo e denaro.

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