Cosa cambia economicamente per l'inquilino se il proprietario opta per la cedolare secca?

Il canone contrattuale rimane invariato e l’inquilino non dovrà più pagare, per la parte a suo carico:
• l’imposta di registro e di bollo sulla locazione
• le imposte di registro e di bollo sulla risoluzione e sulle proroghe del contratto
Inoltre non avrà più incrementi Istat sul canone

COSA OTTIENE IL PROPRIETARIO?
• Per i contratti di locazione a canone libero, tassazione al 21% del canone annuo stabilito dalle parti
• Per i contratti di locazione a canone concordato tassazione al 10% del canone annuo per il quadriennio 2014-2017 e 15% dal 2018

RICAPITOLANDO
1) La “cedolare secca” è una modalità di tassazione dei canoni d’affitto alternativa a quella ordinaria

2) Si applica al canone annuo di locazione un’imposta fissa, in sostituzione dell’Irpef e delle relative addizionali, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo

3) Scegliendo la cedolare secca il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto (incluso quello per adeguamento Istat)

4) L'imposta è al 21% sui contratti 4+4 e al 10%, fino al 2017, per l'affitto concordato

Menu
Ricerca
Chiamaci
Scrivici
Whatsapp