Quello che all’apparenza potrebbe sembrare una forzatura, è in realtà la più grande dimostrazione di professionalità che un’agenzia immobiliare può dare ai suoi clienti.
Qualche giorno fa, come tutti i giorni, un nostro consulente ha accompagnato un cliente a visionare una casa a Formia e per l’esattezza nella frazione di Gianola. Il caso ha voluto che, a differenza degli altri appuntamenti, il collega abbia richiesto di firmare “la visita all’immobile” solo alla fine e non all’inizio dell’incontro.
“Modulo di visita all’immobile”, questo sconosciuto!! Il cliente si è rifiutato di firmare, nonostante abbia visitato la casa, spiegandoci che le altre agenzie non gli hanno mai chiesto una cosa del genere.
Perché si firma la sottoscrizione di visita all’immobile, a prescindere dall’interesse o meno di acquistarlo?
Le ragioni sono 3 principalmente:
Infatti, sul campo giuridico, il cliente che ha visitato con l’agenzia l’immobile e, in buona o cattiva fede, lo acquista dopo la scadenza dell’incarico direttamente dal venditore, esce sconfitto e sanguinante. Questo accade anche quando è difficile dimostrare che sia stato l’agente immobiliare a proporlo. In poche parole, anche quando il cliente non ha firmato il modulo di visita all’immobile.
Dunque perché non firmarlo e accettare il modo corretto di procedere?
E soprattutto come mai la maggior parte delle agenzie non lo fanno firmare? Purtroppo esistono anche operatori del settore disonesti, attaccabrighe, che non vedono l’ora di poter avviare una causa e spillare al cliente più del dovuto.
Se questa è l’intenzione, allora ben venga la firma di 1, 2, 3 o 10 moduli, perché quando si chiarisce prima a cosa si va incontro, stimolando la conoscenza, l’accettazione e la consapevolezza del cliente attraverso la firma, allora possiamo dire di fare un lavoro professionale e salvaguardare gli interessi del cliente.
Massima trasparenza significa massima soddisfazione per tutte le parti.