La bufala delle tasse

Quando ero piccolo per farmi spaventare gli adulti mi parlavano di “Belfagor”, il fantasma del Louvre, oppure dell’uomo nero. Oggi lo Stato per spaventare gli adulti usa questi mostri: l’IMU, la TARSU, la nuova IUC.

Come accadeva nella mia infanzia, dopo tante minacce, i mostri non apparivano mai e di loro restava solo un vago ricordo. Le cose sono andate sempre bene e nessun mi ha mangiato.

Se stai valutando l’acquisto di una prima o seconda casa, di una appartamento con vista mare o di una villetta con giardino, poco importa delle “tasse”, perché l’incidenza è cambiata di pochissimo rispetto agli anni scorsi. Forse, mediamente, pagherai circa 500 euro in più all’anno (ho esagerato di parecchio), ma non hai considerato la domanda delle domande:

Quanto avresti pagato in più una casa acquistata un paio di anni fa, quando le tasse erano di 500 euro più basse…?

Forse 10, 20, 30, 50 mila euro in più.

Quindi, dov’ è il mostro?

I 500 euro in più che pagherai di “tasse” all’anno le ammortizzerai in 50 anni, se acquisti oggi ad un prezzo più basso. Non farti prendere in giro dalla “bufala delle tasse”. Il Governo, i media, le lobby vogliono che gli immobili si tengano su “valori bassi” così i soldi restano un po’ più nelle banche (e indovina chi ci guadagna?).

Poi ti sveglierai una mattina e sentirai una voce entusiasta che tuona dal tuo televisore: “L’investimento nel mattone è ancora quello preferito dagli italiani”. A quel punto, credimi, sarà troppo tardi perché “le pecore” cominceranno a belare e in massa faranno la fila. Fino a quando vedranno i prezzi ricrescere.

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