Case in affitto: cosa cambia con la Legge di Stabilità

La legge di Stabilità 2016 ha permesso di introdurre delle novità anche nell’ambito affitto, sia per quanto riguarda la registrazione dei contratti, che per le imposte di registro. Oltre a sottolineare eventuali sanzioni dovute ad irregolarità. Cerchiamo quindi di dare un quadro completo, che espliciti diritti e doveri sia dell’inquilino che del proprietario dell’immobile.
Contratti d’affitto e imposta di registro

I contratti d’affitto devono essere registrati entro trenta giorni, con l’obbligo successivo ai sessanta giorni di comunicare l’avvenuta registrazione sia all’inquilino, che all’amministratore di condominio, al fine di aggiornare l’anagrafica condominiale. Inoltre, per quanto riguarda l’imposta di registro, la novità si rifà principalmente alla segnalazione che ne deve seguire qualora ci siano una cessione, una risoluzione, oppure una proroga del contratto, all’ufficio dove è stato registrato lo stesso.

Ricordiamo inoltre che i canoni potranno essere pagati anche in contanti, ovviamente se questi non supereranno i 3.000 euro. Altrimenti dovranno essere utilizzati i soliti strumenti di tracciabilità, che permettono di verificare dove e se sono confluiti i soldi versati.(bonifici, assegni ecc.).
Sanzioni in caso di mancata registrazione

Se l’imposta di registro non viene versata la sanzione va dal 120% al 240% rispetto all’imposta dovuta, mentre per quanto riguarda le imposte dirette, se queste vengono omesse si apre un canone uguale al 10% del valore dell’abitazione, con la presunzione dei rapporti di locazione di quattro periodi di imposta antecedenti.

Inoltre la legge di Stabilità prevede l’annullamento di qualsiasi patto in cui è stato stabilito un canone di locazione più alto rispetto a quello determinato e se questo si verifica l’inquilino può richiedere la restituzione delle somme corrisposte in più. Qualora invece non sia stato registrato il contratto sarà il giudice a stabilire il canone dovuto e la restituzione delle somme di denaro versate. Ricordiamo che la Cassazione ha sancito che una registrazione tardiva, che contiene la simulazione di un pagamento maggiorato, non ha effetti, ma anzi rafforza la nullità dell’accordo.

Coloro che invece hanno pagato negli anni precedenti affitti meno pesanti, di quelli che dovevano, dovranno pagare il triplo della rendita catastale dell’immobile.
Come regolarizzare un affitto in nero?

Ricordiamo inoltre che l’inquilino che vuole far emergere il proprio stato di pagamento in nero per l’affitto di un appartamento può rivolgersi al giudice sollevando la questione di vizio e di forma.

“Il conduttore può altresi richiedere, con azione proponibile dinanzi all’autorià giudiziaria, che la locazione venga ricondotta a condizioni conformi a quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 2 (contratti 4+4) ovvero dal comma 3 (contratti 3+2) dell’articolo 2. Tale azione e, altresi, consentita nei casi in cui il locatore non abbia provveduto alla prescritta registrazione del contratto nel termine di cui al comma 1 del presente articolo. Nel giudizio che accerta l’esistenza del contratto di locazione il giudice determina il canone dovuto, che non puo eccedere quello del valore minimo definito ai sensi dell’articolo 2 (relativo a contratti 3+2) ovvero quello definito ai sensi dell’articolo 5, commi 2 e 3 (relativo a contratti transitori per studenti), nel caso di conduttore che abiti stabilmente l’alloggio per i motivi ivi regolati. L’autorità giudiziaria stabilisce la restituzione delle somme eventualmente eccedenti”.

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