Affitto a canone concordato: nel 2016 conviene

La legge di Stabilità riduce del 25% la Tasi e Imu per tutti gli immobili con contratto a canone concordato. Segnale postivo che si attendeva da tempo, scopri come funzionano gli sgravi fiscali per gli immobili affittati con questo contratto.

Non tutte le cittá risponderanno a questa riduzione allo stesso modo, ecco come Confedilizia ha stabilito gli sgravi.
Perché le cifre cambiano da Comune in Comune?

Tutto dipende dalle aliquote stabilite nel 2015 dai singoli Comuni. Lo ha stabilito la Legge di Stabilità che inoltre proibisce alle amministrazioni locali di modificare in aumento le aliquote per l’anno 2016. In Italia si prevede una variazione del risparmio medio che si aggirerà tra i 290 euro di Firenze agli oltre 500 euro del capoluogo emiliano.
A chi spettano queste agevolazioni?

Premessa: le tipologie di contratto che potranno usufruire di questi sgravi ( 25% in meno su Tasi e Imu) sono:

Contratti per studenti universitari: di durata variabile, compresa tra i 6 mesi e 3 anni
Contratti agevolati: obbligatoriamente 3 anni + 2 di tacito rinnovo
Contratti transitori: di durata variabile da 1 a 18 mesi. In modo specifico, questo tipo di contratto sará soggetto a detrazioni quando sará stipulato in Comuni dove il canone viene stabilito in base ai patti territoriali.

“Si tratta di una misura importante, che rappresenta quell’inversione di tendenza nella tassazione degli immobili locati che Confedilizia chiedeva da tempo. La consideriamo, insieme con le altre misure di riduzione delle imposte sulla casa previste dalla legge di Stabilità, un ottimo punto di partenza per un cammino, che dovrà proseguire, di graduale ma continua correzione degli errori compiuti sull’immobiliare a partire dalla manovra Monti”.

Questo il commento di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che lo vedo come un segno molto postivo e di ripresa per l’economia del nostro Paese.

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